Brano: [...]atomica da essi appositamente usata a Hiroshima (v.), ritenendo di poterlo mantenere ancora a lungo resero impossibile qualsiasi accordo in materia.

C.Gh.

Mosca, Italiani alla difesa di

Alla difesa di Mosca, durante il massiccio attacco condotto dalle truppe tedesche contro la capitale deN’U.R.S.S. negli ultimi mesi del 1941 (v. Mosca, Battaglia di), prese parte attiva un piccolo gruppo di comunisti italiani, ex garibaldini reduci dalla Guerra di Spagna. Essi erano: Antonio Sartori, operaio; Pietro Pavanin, operaio; Benedetto Bertok (Franco Monti) ; Giuseppe Ossola, operaio; Antonio Falchieri (Antonio Artorigi), operaio; Luigi Bizzarri (SantilliSassi).

I sei italiani si trovavano impegnati nella scuola del Comintern vicino a Mosca e, appena la Germania nazista aggredì l’U.R.S.S., si presentarono volontari nelTEsercito rosso. Partiti alla fine del giugno 1941, con altri antifascisti di diverse nazionalità costituirono una formazione di reduci dalla Guerra di Spagna, che venne aggregata alla I Divisione motorizzata di Mosca comandata dal co[...]

[...]eraio; Benedetto Bertok (Franco Monti) ; Giuseppe Ossola, operaio; Antonio Falchieri (Antonio Artorigi), operaio; Luigi Bizzarri (SantilliSassi).

I sei italiani si trovavano impegnati nella scuola del Comintern vicino a Mosca e, appena la Germania nazista aggredì l’U.R.S.S., si presentarono volontari nelTEsercito rosso. Partiti alla fine del giugno 1941, con altri antifascisti di diverse nazionalità costituirono una formazione di reduci dalla Guerra di Spagna, che venne aggregata alla I Divisione motorizzata di Mosca comandata dal colonnello Bielov. Nella prima metà di novembre, dopo la proclamazio

Brano: [...]el 1934 venne arrestato dalle autorità francesi e colpito da provvedimento di espulsione, ma rimase clandestinamente in Francia, vivendo sotto falso nome.

Nel dicembre 1936 accorse in Spagna, si arruolò nel Battaglione Garibaldi e combattè a Mirabueno, riportando (3.1.1937) una grave ferita alla gamba sinistra.

Dopo lunga degenza all’ospedale di Murcia, rientrò nelle file delle Brigate Internazionali col grado di sergente. Al termine della Guerra di Spagna fu internato ad Argelés, ma nel marzo 1939 evase dal campo e tornò a Parigi, da dove venne inviato dal partito in missione a Tunisi e poi, pare, in Corsica. Successivamente prese parte alla Resistenza francese finché (ottobre

1941), sempre seguendo le istruzioni del partito, si presentò spontaneamente a Bardonecchia consegnandosi alla polizia di frontiera. Fu confinato a Ventotene, dove rimase fino al 13.8.1943.

Nella Resistenza pavese

Riacquistata la libertà con la caduta del fascismo, nell’estate 1943 tornò a Pavia (v.) e fu tra i primi organizzatori della Resistenza armata nell'Ol[...]

Brano: [...]26, venne arrestato nell’aprile 1927 insieme ad altri militanti. Deferito al Tribunale Speciale, il 22.6.1928 fu condannato a 21 anni e 6 mesi di reclusione, nello stesso processo che vide la condanna di Giulio Turchi, Carlo Kodré, Giovanni Cansano e Francesco Raffaelii, per “associazione comunista”.

Silvestri, Manlio

Monteforte. N. a Saccolongo (Padova) il 9.9.1916, m. a Sappada (Trento) il 29.7.1944; operaio.

Dal 1936 prese parte alla Guerra di Spagna, volontario nelle Brigate Internazionali. Dopo la ritirata dalla Catalogna passò in Francia e venne internato nel campo di Vernet d’Ariège. Nel 1941 fu consegnato alle autorità di occupazione italiane, rimpatriato e, il 7.11.1941, inviato al confino per 5 anni.

Riacquistata la libertà nell’agosto 1943, dopo I’8 settembre tornò nel Veneto, dove prese parte alla Guerra di liberazione, diventando commissario politico del gruppo “Buscarin” attivo in provincia di Belluno (v.) ; passò poi nel Trentino, dove cadde in mano ai tedeschi che

lo impiccarono.

Condannato a morte da un tribunale mi[...]

Brano: [...]sti di Muggia ben 192 anni di carcere. Le condanne più pesanti colpirono Luigi Frausin, Natale Colarich, Giovanni Postogna, Mario Depangher. Orlando Marinze morirà in carcere in seguito alle sevizie subite.

L’8.8.1937 l’antifascista Mario Rossetti morì per mano fascista. Di fronte al nuovo assassinio politico si ebbe una grande protesta popolare che i fascisti cercarono di reprimere arrestando circa 130 persone. Intanto, dopo lo scoppio della Guerra di Spagna, diversi muggesani erano accorsi a combattere in difesa della Repubblica: Vittorio Vidali, organizzatore e comandante del 5° Reggimento, Remigio Apostoli, Giampaolo Vallon, Bruno Macor, Giuseppe Robba e Natale Colarich (da non confondersi con l’omonimo dirigente politico e militare della Resistenza) .

I centri motori dell’antifascismo muggesano si trovavano in quegli anni soprattutto nei cantieri San Rocco e Martinuzza, nella raffineria di Zaule, negli stabilimenti di Trieste e nelle frazioni di Santa Barbara e Chiampore dove operavano i Viola, i Marassi, Bruno Braini, Pietro Mercandel, Gi[...]

Brano: [...]elle cucine, sartorie, calzolerie o nei magazzeni, dove era possibile resistere, nutrirsi, aiutare i connazionali. Alcuni italiani si salvarono con la inventiva e molta fortuna: per esempio, Emilio Nova che, spacciandosi per « ingegnere » specializzato in macchine da scrivere, fu destinato alla loro manutenzione. Oltre alla sua vita, Nova salvò quella di alcuni compagni.

Nessun italiano divenne mai kapò. Attraverso alcuni ex combattenti della Guerra di Spagna, gli italiani riuscirono a stabilire contatti con il Comitato clandestino internazionale. Giuliano Paletta si distinse in quest’opera lunga e pericolosa. Così anche gli italiani formarono un loro Comitato, con il comunista Vittorio Bardini, il socialista Mino Micheli e Giuseppe Pugliesi in rappresentanza del Partito d’Azione.

Solidarietà e resistenza

Scopo del lager era l’annientamento fisico del deportato. Ma l’universo concentrazionario, questo mondo alla rovescia, macinava anche i valori umani affermati dalla storia, instaurando una nuova schiavitù per i vinti e per gli appartenenti [...]

Brano: [...]eno all’emigrazione politica italiana. Dopo il 1940 partecipò alla Resistenza francese.

Rientrato in Italia all'indomani della Liberazione, fu eletto sindaco di Trino Vercellese, carica che mantiene tuttora.

Manea, Ismene

N. a Schio (Vicenza) nel 1872, caduto durante la Guerra di liberazione; meccanico. Durante gli anni della dittatura fascista fu membro dell’organizzazione comunista clandestina e attivo antifascista. Allo scoppio della Guerra di Spagna accorse volontario nella Brigata. Garibaldi. Passato in Francia al termine del conflitto, fu internato nel campo di Vernet e successivamente con

segnato alle autorità italiane che

lo confinarono a Ventotene.

Dopo I ’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza veneta. Partigiano combattente, cadde nelle mani delle S.S. che lo fecero sbranare vivo dai loro cani.

Manetti, Armando

N. a Firenze il 9.11.1906; calzolaio. Membro dell’organizzazione comunista clandestina e attivo antifascista, nel 1939 fu condannato dal Tribunale speciale a 3 anni di rec[...]

Brano: [...]one d'ottobre entrò nell’Esercito Rosso. Durante gli anni della guerra civile, al comando di una compagnia combattè per la difesa di Leningrado e poi contro le armate bianche nel Sud. Successivamente frequentò la Accademia per ufficiali di Stato Maggiore e nel 1926 si iscrisse al Partito comunista.

Nel 1937 partecipò con reparti sovietici alla difesa della Repubblica spagnola (ebbe allora come interiprete Matteo Secchia). Al suo ritorno dalla guerra di Spagna fu nominato istruttore aH’Accademia « Frunze » di Mosca.

Durante la Seconda guerra mondiale fu responsabile dell’intero fronte meridionale, dal bacino del Don al Caucaso. Al comando della 66a Armata sconfisse le truppe di von Paulus a Stalingrado (v.). Nello stesso anno fu nominato marescial

lo.

Deputato al Soviet Supremo dell’ U.R.S.S. dal 1946, nel secondo dopoguerra, dopo una lunga permanenza in Estremo Oriente, fu nominato (1956) viceministro della Difesa e comandante in capo delle forze di terra, poi ministro della Difesa dal 1957.

Maliozzi, Vittorio

Medaglia d’oro al valo[...]

[...] secondo dopoguerra, dopo una lunga permanenza in Estremo Oriente, fu nominato (1956) viceministro della Difesa e comandante in capo delle forze di terra, poi ministro della Difesa dal 1957.

Maliozzi, Vittorio

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. ad Anzio (Roma) nel 1909, ivi m. il 31.1.1944; operaio. Membro dell’organizzazione comunista clandestina e attivo antifascista, fu costretto a espatriare. Nel 1936, allo scoppio della Guerra di Spagna, si arruolò nelle Brigate Internazionali, divenendo commissario politico e poi comandante di un battaglione di garibaldini. Ferito in un incidente motociclistico, rimase mutilato.

Passato in Francia con il ritiro delle Brigate Internazionali, fu internato dal governo francese nel campo di Vernet. Dopo l’occupazione della Francia, fu consegnato alle autorità italiane che, riportatolo in Italia, Io confinarono a Ventotene.

Il 25.7.1943, caduto il fascismo, riacquistò la libertà e dopo l’8 settembre fu tra gli organizzatori della Resistenza a Roma. Alla testa di un gruppo armato diresse nu[...]

Brano: [...]anni), Giulio Spallone (17 anni), Romolo Tranquilli (12 anni), Vittorio Ventresca (5 anni), Ernesto Zanni (10 anni).

Lari, Pietro

N. a Empoli (Firenze) il 17.6.1907, fucilato a Fossoli (Modena) il 12.7.1944; vetraio.

Comunista, nel marzo 1928 venne arrestato e deferito al Tribunale speciale che lo assolse dopo un anno di detenzione. Riacquistata la libertà, riuscì a eludere la vigilanza speciale espatriando. Nel 1936, allo scoppio della Guerra di Spagna, accorse volontario nella Brigata Garibaldi.

Con il ritiro delle Brigate Internazionali dovette rientrare in Francia, dove venne internato con gli altri garibaldini nel campo di Vernet. In seguito all'occupazione tedesca della Francia fu consegnato alla polizia italiana che lo confinò a Ventotene.

Dopo l’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza fiorentina. Catturato a Firenze nel febbraio 1944 e rinchiuso nel campo di Fossoli (v.)f venne fucilato dai tedeschi insieme ad altri 66 patrioti.

La Rocca, Alberto

Medaglia d’oro al valor militare alla m[...]

Brano: [...] armi) del 1929, ispirato alle sue esperienze sul fronte italiano.

Nella lotta antifascista

Nel 1936, allo scoppio della guerra civile in Spagna, contraendo un debito donò 40.000 dollari ai servizi medici dell’esercito repubblicano spagnolo. L’anno successivo si unì personalmente ai repubblicani come corrispondente di guerra, collaborò con Joris Ivens al documentario La Terra di Spagna e scrisse la sua unica commedia: La Quinta Colonna. La Guerra di Spagna divenne poi lo sfondo del romanzo For Whom thè Bell Tolls (Per chi suona la campana), pubblicato nel 1940.

Durante la seconda guerra mondiale, dopo essere stato corrispon

dente di guerra in Cina, Hemingway tornò in Europa, ufficialmente come corrispondente presso il Quartier Generale della 3a Armata americana. Ma, insoddisfatto di svolgere il ruolo di semplice osservatore degli avvenimenti e scontratosi con il comandante deH’Armata, il generale George Patton, si unì alla 4a Divisione di fanteria della I Armata, dividendo la vita del 22° Reggimento. Nell’agosto 1944, durante l'avanzata d[...]